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Complesso astronomico e Campus didattico

          

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·        Campus per studenti
·       Eliporto

Progetto di attività scientifica e  didattica
Area Sud Provincia di Siena - Comune di Radicofani 

Responsabile progetto scientifico: Dr. Giulio Alberti
Responsabile metaprogetto tecnico:
Arch. Gianni Neri, Ulrike Heidi Oel, Claudio Parri
Responsabile progetto tecnico 1° stralcio: Studio Hall – Architetti Giuliani & Perinelli



 

Contesto storico culturale

Si può affermare che la proposta dell’osservatorio astronomico del Monte Calcinaio (mt. 732 s.l.m.), nel Comune di Radicofani, nasce con un dichiarato duplice obiettivo:

  • la divulgazione e la didattica dell’Astronomia
  • la partecipazione attiva allo sviluppo economico del Sud della Provincia di Siena

I due obiettivi integrandosi costituiscono la vera originalità del progetto: definire un sistema di ambiti territoriali di alto valore ambientale e con affinità storico-culturali (il Comune di Radicofani, i Comuni del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia, il comprensorio termale) che offra “i luoghi del soggiorno e della vacanza” a chi si avvicina per diletto o per studio all’osservazione del cielo e alla didattica scientifica collegata.

Un nuovo impianto scientifico, “pubblico e popolare” nel senso più ampio del termine, che costituisca, allo stesso tempo, un centro di aggregazione e riferimento per la diffusione e la conoscenza delle “cose del cielo” ed un motivo in più per visitare ed apprezzare le “cose della terra”.

Radicofani ha fornito una scelta ottimale del territorio e del sito specifico prescelto per l’installazione ed il funzionamento di una tecnologia così complessa ed avanzata, non solo per le sue caratteristiche ambientali, ma anche rispetto alla geografia ed alle direttrici di accessibilità ereditate dalla storia.

….Nelle narrazioni dei moltissimi viaggiatori che nei vari secoli transitano per la nostra penisola, percorrendo obbligatoriamente il tratto di strada tra Siena e Roma, si ha l’impressione che il territorio di Siena rivesta un ruolo abbastanza atipico, essendo una sorta di ultima propaggine della civiltà che si affaccia sulle “… putrescenti maremme, sui monti lunari di Radicofani, sulla pittoresca ma infida polla lacustre di Bolsena”; la tappa di Radicofani, da e per Siena, attrae inesorabilmente chi la percorre e viene sempre descritta registrando “… il mutare del paesaggio, il suo farsi pittoresco … e di tetre cavità, quasi a voler esorcizzare sulla pagina scritta l’incombenza di un ignoto pericolo”.

L’immagine del territorio, così come viene fissata dai viaggiatori dei secoli XVII, XVIII e XIX, è quella di un luogo desolato e selvaggio, dal quale si è obbligati a passare e spesso a fermarsi; il viandante è colpito dalle grigie colline di argilla, interminabili nella lunga ascesa e discesa dal paese, dai solchi infernali dei calanchi, dal nero delle pietre vulcaniche che compongono le povere case...

Il territorio di Radicofani è quindi visto come luogo di frontiera naturale, limite estremo di un cambiamento repentino che, nell’immaginario collettivo, si sintetizza nella visione dell’incredibile segnale nel territorio, del quale difficilmente si riesce a cancellare il ricordo: una visione infinita di colline calanchive in veloce ascesa dalle quali si erge l’impervia rupe vulcanica e la rocca che domina le vallate circostanti e miglia di territorio più lontano.

Nell’arco di quattro secoli, il Sistema Radicofani non sembra aver subito cambiamenti così intensi da essere avvertiti facilmente: chi transita per la vecchia Cassia lasciando Radicofani o percorre la strada dei calanchi tra Contignano ed il Capoluogo o s’incammina verso il Monte Calcinaio in direzione di Sarteano, in mezzo alla grandiosità dei vasti scorci visuali e alle sovrapposizioni prospettiche dei poggi di argilla, delle creste di roccia effusiva e delle macchie boschive, percepisce il rallentare dei battiti del tempo e scopre l’anima di un territorio che mantiene in sé tutti i segni della propria storia.

 




Relazione illustrativa a cura dell'Ufficio Tecnico Comunale

    L' Amministrazione Comunale di Radicofani da alcuni anni ha promosso un ambizioso e innovativo progetto nel quale si prevede la realizzazione di un Campus didattico-scientifico nel M.te Calcinaio, con l'installazione di un grande telescopio astronomico (il più grande telescopio didattico d'Europa), unito ad un planetario (Ø 23 m.)ed a una serie di costruzioni di tipo scientifico dove organizzare attività didattiche nel settore dell'Astronomia, Meteorologia, Sismologia, Ambiente, Territorio, Termalismo e Archeologia, offrendo contestualmente periodi di formazione professionale dedicati all'osservazione del cielo e alla ricerca scientifica.

A tal proposito, alcuni studiosi avevano già evidenziato come Radicofani si prestasse, in maniera straordinaria, ad essere un punto importante per l’osservazione astronomica del cielo e come potesse divenire, in questo settore, un punto di riferimento nazionale per il "potenziamento" della didattica e della divulgazione scientifica.

L'Amministrazione Comunale ha quindi intrapreso, in partnership con Associazioni territoriali e qualificate persone del mondo culturale, scientifico, filosofico, teologico, artistico e letterario, tale progetto con l'intento di dare uno sviluppo economico e culturale all'Area Sud della Provincia di Siena, tramite la divulgazione delle scienze astronomiche e la valorizzazione del territorio che insieme, integrate e coordinate, possono essere veicolo di sviluppo economico e culturale, coniugando la ricerca scientifica e l'attività didattica con la promozione socio/economica/turistica.

      . IL SITO PRESCELTO presenta l’assoluta certezza di eccellenti caratteristiche ambientali (assenza di inquinamento luminoso, altimetria, morfologia, meteorologia, ecc.) del territorio per l’installazione e il funzionamento di una tecnologia così complessa ed avanzata.

Dal punto di vista paesaggistico, i calanchi senesi diffondono tranquillità e raccoglimento mentale.

Il Monte Calcinaio, isolato e lontano da ogni sorgente luminosa di derivazione urbana, è un punto di osservazione naturale e la sede adeguata per la creazione degli spazi della scienza, della riflessione e della didattica.

Il Monte Calcinaio, completamente spoglio di alberature, isolato in un ambito paesaggistico con coni visuali privilegiati che arrivano a distanze ragguardevoli, ha dimostrato, attraverso un attento studio, di contenere situazioni estremamente interessanti, tali da favorire un adeguato inserimento di nuovi impianti, anche rispetto alla baricentricità del territorio nazionale e alla rapidità di accesso dalle grandi città (Roma e Firenze si raggiungono comodamente in treno o in auto in poco più di un’ora): quindi, isolato, ma facilmente raggiungibile.

La posizione risulta, quindi, strategica e di primaria importanza sotto il profilo paesaggistico, ambientale e di accessibilità.

Infine, non è stato trascurato il valore che culturalmente rappresenta Radicofani come centro di rilevazione meteorologica e di insediamento nel cono magmatico di un antico vulcano.

     . LA BASE PROGETTUALE è una novità assoluta, in quanto prevede integrate in un'unica struttura del campus, l'osservatorio astronomico didattico con il planetario, aule didattiche e molto altro.

Strutture principali del campus:

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  • planetario (cupola Ø 23m
  • aule per la didattica,
  • Museo delle Scienze Astronomiche,
  • strutture ricettive disposte secondo un preciso schema che richiami il sistema solare,
  • eliporto,
  • piazzole attrezzate per raduni di astrofili muniti di propri telescopi portatili,
  • “isole” di osservazione computerizzata attraverso la guida del raggio laser;
  • Museo interattivo dei Vulcani e Terremoti, inserito tra i residui magmatici di un’antica eruzione, per la simulazione di eventi catastrofici naturali, la comprensione e la sensibilizzazione alle nuove tecnologie di difesa.
  •      
           .
    LA FASE 3  p
    revede la realizzazione di un "Museo Interattivo dei Vulcani e dei Terremoti" in Radicofani attraverso la realizzazione di un nuovo organismo edilizio in ambito di recupero e utilizzo di spazi aperti a fronte di un progetto di riqualificazione ambientale e urbana, come la "pietraia" e il "Bosco Isabella".





    I Musei delle Scienze Astronomiche e dei Vulcani e Terremoti apporteranno conoscenze e curiosità percepite in maniera “interattiva” e faranno da compendio alla didattica tradizionale.

         . IL PERCORSO DELLA DIDATTICA del Centro Astronomico del M.te Calcinaio, sarà rivolto ad un’ampia utenza scolastica in collaborazione con Istituti Scolastici e Università, attraverso stage specifici fino alla formazione del diploma di laurea e post-laurea.

    Si tratterà, dunque, di interventi educativi mirati alla didattica astronomica e alle scienze ad essa collegate per studenti delle varie realtà scolastiche e universitarie, basandosi su percorsi didattici mirati a far “vivere l’emozione delle scienze astronomiche”, con un coinvolgimento culturale rivolto alla lettura del cielo notturno, affiancato da tematiche filosofiche, mitologiche e musicali. Percorsi naturalistici e corsi permanenti di “alternanza scuola-lavoro”.

    Nell’ambito della divulgazione scientifica potranno essere allestite importanti conferenze. Le tematiche trattate potranno riguardare, non solo i contenuti strettamente legati agli obiettivi didattici e culturali prefissati dal Centro Astronomico, ma anche esperienze di carattere educativo generale.

    L’insieme delle caratteristiche scientifiche, didattiche e ricettive del campus attiveranno un “Turismo culturale” innovativo per...

    “Vivere l’emozione della Natura e delle Scienze”
               
     

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